La Sacra Spina (Chiesa di S. Gaetano)

Nel Vangelo di Giovanni si legge: “Allora Pilato prese Gesù e lo fece flagellare. Intanto i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, lo rivestirono di un manto di porpora, e andandogli davanti, dicevano: Salve, o re dei Giudei! e gli davano schiaffi”.
L’intera corona fu, inizialmente, conservata da Baldovino I, imperatore d’oriente, nella cappella imperiale del Palagio di Buccoleone in Costantinopoli. Alla morte del suocero (1237), avendo ereditato l’ Impero di Costantinopoli e vedendo che la città di Costantinopoli era in pericolo di cadere nelle mani dei Saraceni e dei Greci, Baldovino II di Fiandra donò (1239) la corona di spine a Luigi IX, re di Francia. Con questo regalo Baldovino II voleva anche ricompensare il piissimo principe per quanto aveva fatto per la difesa d’Oriente e della Palestina.
Il re fu molto grato per il dono ricevuto e “ne dimostrò la gratitudine col pagare spontaneamente un prestito che l’Impero aveva preso dalla Repubblica di Venezia”.
La sacra Reliquia della Corona di spine fu poi dal re destinata nella Saint-Chapelle fatta appositamente progettare e costruire da Pierre de Montereau nell’antico Palais de la Citè.

Dalla Corona furono asportate spine di cui alcune sono conservate:
- nella basilica Sessoriana di Roma: furono portate dalla Palestina da S. Elena;
- nel tempio di S. Vincenzo di Parigi: furono portate da Costantinopoli da S. Germano (496-576), vescovo di Parigi, che le aveva ricevute in dono dall’imperatore Giustiniano;
- nella chiesa di S. Dionigi: furono portate da Filippo II Augusto, re di Francia (1180-1223), cognato di Baldovino I, al termine dell’assedio di S. Giovanni d’Acri;
- nella chiesa dei francescani di Seltz;
- nell’abbazia di S. Eligio presso Arras;
- nella Cattedrale di Toledo;
- nella chiesa dei Gesuiti di Northumberland;
- nella chiesa di S. Gaetano di Barletta.

Ma come e quando giunse a Barletta?
Nel paragrafo concernente gli Ordini religiosi si è fatto cenno alla fondazione dell’Ordine della SS. Trinità, avvenuta nel XII secolo ad opera di S. Giovanni de Matha e di S. Felice di Valois e alla presenza dei Trinitari in Barletta nel secolo successivo.
S. Giovanni de Matha, per assistere i crociati impegnati in Oriente, aveva inviato al loro seguito i religiosi del proprio Ordine. Tra questi religiosi vi furono anche: Guglielmo lo Scozzese (1217-1222) e Nicolò I, rispettivamente terzo e sesto Generale dell’Ordine. Quest’ultimo, in particolare, si guadagnò la stima di re Luigi IX, Terziario trinitario divenendone cappellano e consigliere nel corso della settima crociata (1248-49) intrapresa dallo stesso re.
Quindi potrebbero essere stati i Trinitari venuti in quel tempo (XIII sec.) a Barletta a portare la spina della Corona. Lasciando la città, i Trinitari donarono la sacra Reliquia ai confratelli della SS. Trinità che provvidero poi a conservarla nella chiesa di S. Gaetano dando seguito al culto e alla celebrazione della S. Spina.

- Testo e foto tratti dal sito del Centro Regionale Servizi Educativi Regionali
** Un sentito ringraziamento vada all'amico dott. Giuseppe Antonio Dibari per avermi fornito preziose indicazioni per la realizzazione di questa scheda monografica sulla Settimana Santa di Barletta.